Siamo nati all’inizio del 1990 come gruppo spontaneo di cittadini per difendere il progetto del Parco Agricolo Ticinello che, con una visione innovativa, vedeva il verde agricolo partecipato dalla cittadinanza in una modalità capace di mettere insieme due realtà fino a quel momento ritenute antitetiche.
L’Amministrazione cittadina aveva previsto questo parco già dal 1982 (nel Piano Casa), inserendolo poi nel Piano Regolatore del 1986, ma la pianificazione territoriale era rimasta teorica e priva di reali contenuti.
Dei contenuti che mancavano ci siamo fatti carico, in un modo così determinato che non sono bastati 25 anni di tentativi di ostruzionismo da parte della proprietà e di timidezza da parte di successive amministrazioni, incapaci di reagire agli interessi puramente speculativi, a snaturare l’idea fondante del Progetto originale.
Il Comitato per il Parco Ticinello, come abbiamo deciso di chiamarci, è rapidamente cresciuto, sono diventati sempre più numerosi i partecipanti alle feste, alle iniziative, i frequentatori del Parco.
Nel 1997 ci siamo costituiti legalmente come onlus, dopo tre anni ci siamo iscritti anche all’Albo delle associazioni di volontariato della regione Lombardia.
Ma la vera ragione del successo e della partecipazione la dobbiamo cercare nell’ispirazione alla base di tutta la storia del Parco Ticinello e dell’Associazione.
All’origine di tutto c’è l’amore per gli altri, la trasparenza dei modi, la volontà di condivisione e il senso di comunità che accompagna e ha accompagnato tutte le iniziative.
La tenuta nel tempo la si deve alla tensione spirituale presente in ogni momento del lavoro associativo, anche quando duro e difficile, una tensione che ha travolto e superato tutte le possibili derive, le strumentalizzazioni, le divisioni ed evitato le scelte di comodo, la resa alle forze sovrastanti, alla fatica.
Ai momenti di crescita e di entusiasmo dei primi anni ’90 sono succeduti momenti di delusione e di sconforto. Sebbene la partecipazione alle iniziative del Comitato che nascevano alla Cascina Campazzo non sia mai mancata, l’entusiasmo era smorzato dalla indecisione e dalla scarsa volontà delle Amministrazioni che si avvicendavano senza che nulla succedesse. Anzi, quello che è successo ad un certo punto ha iniziato ad essere esattamente il contrario di quello che ci si aspettava e che era stato promesso: momenti difficili, con gli spazi della Cascina (un luogo che è sempre stato aperto al territorio) strangolati da reticolati e barriere, gli accessi vietati al pubblico, gli sfratti esecutivi incombenti ogni due mesi come una spada di Damocle destinata di momento in momento a recidere fisicamente l’idea del Parco Ticinello, un’idea forte che legava e lega in una rete ideale tutte le componenti sociali e culturali della città di Milano.
In quegli anni la vita della famiglia Falappi, gli agricoltori affittuari della Cascina, e le attività del Comitato sono state costrette a focalizzarsi sulle pratiche legali e burocratiche e sulle strategie di difesa. Il Parco del Ticinello, oggetto del contendere, era diventato il simbolo di un cambiamento di prospettiva di vita per tutto il territorio.
Nonostante questo, feste stagionali, eventi culturali con conferenze, incontri, dibattiti, concerti si sviluppavano ulteriormente rafforzando i contenuti del progetto.
La nuova Amministrazione Comunale si era nel frattempo accorta dell’importanza non solo politica ma squisitamente sociale e culturale del Progetto Ticinello così saldamente tenuto in essere dall’Associazione. La svolta decisiva è arrivata in piena estate 2014 con l’esproprio della Cascina da parte del Comune e con la decisione di mettere in sicurezza le parti strutturali più sensibili del patrimonio edilizio rurale: i tetti delle stalle e dei portici di stoccaggio del foraggio e degli attrezzi agricoli.
L’ultimo lotto dei terreni del Parco, le ex-aree d’oro, è diventato proprietà comunale nel dicembre 2015.
Negli anni ’90 questo è stato il primo progetto di integrazione dinamica tra città e campagna, ed è su questo esempio concreto e su questo successo che si sono innestate le successive azioni ed iniziative legate ad altre cascine dell’hinterland milanese raccolte nei distretti agricoli nati negli ultimi anni sul territorio.
Adesso non siamo alla fine della storia, ma ad un nuovo inizio: seguiremo e accompagneremo le fasi di realizzazione del progetto, che prevede anche percorsi pedonali, aree di sosta, piste ciclabili; continueremo a proporre tutte le iniziative che hanno portato nel corso degli anni sempre più persone a conoscere, apprezzare e vivere la realtà di un Parco Agricolo Urbano.
(libero adattamento dal libro “TICINELLO 25 anni di Storia” del Comitato per il Parco Ticinello – marzo 2015)